La maggior parte delle persone visita le famose saline e i parchi naturali della costa Slovena d'estate, ma l'autunno e l'inverno sono perfetti per una gita. Soprattutto per chi desidera staccare dalla nebbia, dal freddo e dalla pioggia che rendono l'autunno monotono e grigio. Una visita alle saline è molto di più di una semplice gita al mare. Le saline di Sicciole accanto alla foce del fiume Dragogna e le saline di Strugnano sono dei luoghi incantevoli per passeggiare tra i numerosi canali necessari per la produzione del sale. In questo periodo le saline sono calme e dunque il luogo perfetto per osservare uccelli e scoprire piante alofile, le quali sono endemiche di quest'area.
Attrazioni / L'inverno sulla costa - le saline
Una gita invernale con un pizzico di cultura e natura pristina - Anche l'inverno ha un proprio fascino ed è molto più piacevole sulla costa che nel centro della Slovenia. Durante le fredde giornate d'inverno la costa Slovena è l'unico posto dove potrete passeggiare al sole senza sentire il freddo fino alle vostre ossa. Le temperature durante il giorno raggiungono anche dieci gradi, il che è perfetto per una passeggiata rilassante sul lungomare. L'idillio invernale è accompagnato dal profumo di sale, da un cielo chiaro e un mare azzurro. Le barche ondeggiano ormeggiate ai moli, i gabbiani volano nel cielo, le promenade non sono affollate e vi invitano a passeggiare.
L'inverno è la stagione ideale per visitare le saline!
Inoltre, l'inverno è di cruciale importanza nella produzione del sale. I salinai dicono che il sale migliore viene prodotto durante l'inverno. La qualità del sale coltivato nei mesi d'estate dipende dallo stato di conservazione dei bacini. Nelle saline si deve sempre tener conto delle condizioni meteorologiche, poiché la quantità del sale prodotto dipende dalla conoscenza del vento, delle maree, ecc.
Le saline ravvivano l'inverno
Nelle saline di Sicciole i visitatori hanno a loro disposizione tre Sentieri dei salinai. Il primo è nella parte delle saline chiamata Lera, dove si produce ancora il sale. Vengono organizzate escursioni guidate. I supervisori ambientali qualificati ci portano attraverso secoli di produzione del sale in quest'area e ci presentano i metodi tradizionali della produzione del sale e le peculiarità uniche a questo ambiente. Gli altri due sentieri sono nella parte sud delle saline chiamata Fontanigge, dove la produzione del sale è cessata dopo la Seconda guerra mondiale. Qui si può visitare il museo e conoscere la parte delle saline legata alla natura. Ci sono più varianti per esplorare Fontanigge. Accanto al canale Giassi in una delle quattro case ristrutturate è situato anche il Museo dei salinai che ospita la collezione dei reperti, con l'attiguo fondo salifero ed il canale di afflusso di acqua di mare. Il sentiero lungo il fiume Dragogna dal cancello d'ingresso fino al museo dista circa 2,5 km (solo andata). Il museo può essere visitato anche con la barca Solinarka, in bicicletta, a piedi o eccezionalmente anche in autobus.
Le saline di Strugnano – punti d'interesse
Anche le saline di Strugnano hanno dei sentieri per i visitatori. Il sentiero educativo circolare Strugnano nelle immagini del mare è ideale per una passeggiata in autunno e in inverno. I pannelli informativi sono un'ottima guida per una passeggia curiosa e rilassante nella natura. Per chi desidera scoprire qualcosa in più sulle caratteristiche naturali e culturali del Parco naturale di Strugnano ci sono diversi sentieri educativi nella natura pristina: il sentiero botanico, il sentiero geologico, il sentiero geografico e il sentiero sottomarino. Possono essere visitati anche con una guida, individualmente o in gruppo. La classica visita guidata delle saline, della laguna e della falesia con il mare copre una distanza di circa 4 chilometri e dura al minimo 2 ore.
I visitatori possono scegliere anche la visita più corta (circa un'ora, 1,5 km di distanza) della falesia o della laguna Chiusa con le saline, dove potranno scoprire di più sul processo della produzione del sale. Il sentiero intorno alla laguna porta al nuovo centro visite, dove potrete vedere la mostra e il film sul parco naturale che racconta della formazione delle saline, della tradizionale produzione di sale e della flora e fauna adattate ad un ambiente salifero.
Le saline in Slovenia
Nel mite clima Mediterraneo le superfici d'acqua di grandi dimensioni e bassa profondità sono sempre state piene di vita. Non ci riferiamo solamente ai salinai, ma anche alla flora e alla fauna che si sono adattate all'ambiente salifero. Le più particolari sono le piante alofile: d'autunno molte di loro cambiano colore e diventano completamente rosse dopo avere estratto l'azoto dal terreno con pochi nutrienti.
Tra le specie animali le saline sono l'habitat perfetto per gli uccelli. Sugli argini si sono formati diversi biotopi che offrono riparo durante la notte o durante l'intero inverno. Fino ad oggi sono state avvistate ben 296 specie. Per i canali e gli stagni è caratteristico il pesce nono, mentre d'estate possiamo trovare anche un piccolissimo crostaceo di circa 1 cm di grandezza e di colore rosso.
La produzione del sale, una tradizione millenaria
La produzione del sale è presente in questa parte della Slovena da millenni.Nelle saline di Sicciole e di Strugnano il sale viene ancora prodotto con i metodi tradizionali. Le uniche saline del Golfo di Trieste a rimanere attive fino ad oggi sono proprio quelle di Sicciole e Strugnano. Sono ormai le ultime saline della costa Adriatica orientale dove il sale viene prodotto ancora con le tecniche tradizionali in ogni fase della lavorazione, compresa la raccolta giornaliera sul particolare biosedimento detto petola. Per secoli lesaline dell'Adriatico settentrionale hanno influenzato notevolmente la vita economica dei Paesi e delle cittadine di quest'area. Sono state anche oggetto di contese e guerre, perché il sale era una mercanzia strategica e una materia prima preziosa, specialmente per la conservazione di alimenti e la produzione di polvere da sparo. Il sale era dunque molto prezioso.
Nel passato oltre alle saline piranesi di Sicciole, Lucia e Strugnano, nel Golfo di Trieste e lungo la costa istriana erano attive numerose saline di varie dimensioni (ad es. a Muggia, Capodistria). Le saline erano soggette a interessi politici ed economici, ma anche all'umore della natura, la quale alle volte impediva la produzione del sale per lunghi periodi, mentre altre volte era magnanima, concedendo raccolti più che abbondanti. Oggi l'aspetto economico delle saline va interpretato alla luce del loro valore naturale e storico:
- grazie alla qualità e all'alto contenuto di minerali il sale prodotto è apprezzato dai buongustai,
- la conservazione delle tradizioni legate all'arte dei salinai contribuisce a sensibilizzare le persone sul patrimonio culturale,
- l'area del Parco è un'oasi per specie animali e vegetali uniche,
- allo stesso tempo per l'uomo le saline sono una riserva di un ambiente naturale intatto, il ricordo del ricco patrimonio culturale del Mediterraneo, che purtroppo sta scomparendo.
Fior di sale
Il prodotto più prezioso delle saline è il fior di sale. I piccoli cristalli di struttura piramidale si formano solamente nelle condizioni più calme e la loro colorazione va dal bianco al rosa pallido. Durante la raccolta del fior di sale i salinai usano una piccola rete speciale incorniciata in legno per raccogliere solamente lo strato superiore. Il sale delle saline di Pirano contiene grandi quantità di minerali. Grazie al suo sapore pronunciato e alla sua qualità gli esperti dell'arte culinaria gli riconoscono un posto speciale tra le varietà rinomate di fior di sale.
Collegamenti utili – risorse – per l'esplorazione delle saline d'inverno: